Congresso SIMP, Siena, 1999. Simposio.
La Psicologia Funzionale permette una lettura delle condizioni profonde dell’organismo, valutandolo integrato in tutte funzioni del Sé, tutte le funzioni psicocorporee, tutte le funzioni della vita.
L’organizzazione Funzionale del Sé alle radici profonde del benessere e dell’ammalarsi
Gli studi più recenti sullo stress hanno permesso di comprendere ancora meglio la stretta relazione che esiste tra mentale e corporeo, l’identità Funzionale di aspetti di una medesima realtà: la persona, l’organismo nella sua interezza.
Molto prima di ammalarsi, ad una lettura multidimensionale della complessità del Sé, si rivelano segni di alterazioni già in atto: e le alterazioni non sono mai solo fisiche o solo psichiche. E’ l’intero organismo che si ammala, oppure che conserva uno stato di salute e benessere. E’ l’organizzazione di tutte le “funzioni” dell’organismo che è responsabile del bivio tra la strada del benessere o quella dello stress cronico e dannoso.
Il pensiero “Funzionale” ha reso possibile una lettura delle condizioni profonde dell’organismo, proprio perché può andare a valutare in modo attento e dettagliato le funzioni del Sé, tutte le funzioni psicocorporee, tutte le funzioni della vita.
L’innovazione del pensiero “Funzionale” è nel poter scendere al di sotto dei comportamenti, delle soglie della coscienza e della volontà, dei linguaggi convenzionalmente adottati (verbali e non verbali); l’intervento sulle funzioni ci porta direttamente ai funzionamenti di fondo, quelli che sono alla base della vita, alla base delle situazioni specifiche e particolari; e senza frammentare l’organismo vivente in parti, in organi, in contrapposizioni.
E’ su questa strada che si potrà arrivare a comprendere in modo complessivo la capacità o meno di conservare la salute, molto prima che si manifestino sintomi, disagi, malattie; ma si potranno anche perfezionare metodologie per sviluppare sempre più capacità di benessere, di gioia, di adesione alla vita.