Scuola Psicoterapia: La vegeto-terapia carattero-analitica.

Congresso “L’altra medicina”, 1971.

“Non credo che l’altra medicina aspiri a entrare nel tempio della medicina, ma piuttosto che debba essere caratterizzata dallo studiare l’uomo non meccanicisticamente, ma funzionalmente, come un’unità energetica bio-psichica.” Luciano Rispoli.


Prendere coscienza di questo e cercare di costruire anche attraverso L’altra medicina una strada alternativa e delle metodologie che modifichino questo stato di cose è davvero estremamente importante. Un contributo alla costruzione di una teoria scientifica che spieghi i fenomeni energetici vitali lo ha dato W. Reich, biologo, medico, psicoanalista. Reich, di cui oggi anche in Italia si stanno man mano pubblicando le opere principali, allievo e collaboratore di Freud (diresse tra l’altro per vari anni il seminario tecnico di Psicoanalisi a Berlino) sviluppo e sistematizzò l’analisi del carattere, oggi adoperata anche dagli analisti freudiani ortodossi. Andando oltre in una serie di studi e di ricerche che durarono dagli anni ’20 sino agli anni ’50 riuscì a realizzare ciò che Freud aveva sempre auspicato: porre su basi concrete biologiche (e quindi misurabili e quantificabili) la teoria della libido. Uno degli ostacoli più tenaci alla guarigione dei pazienti consiste nelle difese che questi erigono all’interpretazione del vissuto emotivo rimosso. Reich potè osservare che queste difese non erano volontarie e che erano costituite dall’intero comportamento del paziente, da tutto il suo carattere e che si poteva parlare di carattere nevrotico e non più di sintomi nevrotici. Di qui la necessità di demolire la corazza caratteriale, e questa è l’analisi del carattere. Ma durante le sue esperienze cliniche, Reich si accorse che a questa corazzatura di difesa partecipava anche la struttura muscolare con contratture croniche in alcune zone del corpo. Tali contratture nascono dalla necessità nel bambino di reprimere sensazioni od emozioni connesse con una esperienza angosciante, e col tempo si cronicizzano fino a divenire inconsapevoli. La vegetoterapia ha lo scopo, come la psicoanalisi, di riportare alla coscienza il vissuto emotivo rimosso, causa di un conflitto psichico, non solo attraverso le interpretazioni del materiale inconscio e la demolizione delle difese caratteriali, ma anche sciogliendo quei blocchi muscolari legati a tale vissuto emozionale. Allo scioglimento del blocco, ottenuto mediante particolari manipolazioni e movimenti muscolari o esercizi, spontaneamente affiora alla coscienza tutta la situazione emotiva vissuta prima della rimozione, affiorano cioè sia l’impulso istintuale represso, sia l’angoscia, la paura o la rabbia legate alla repressione. Si riesce a risalire così nell’analisi del vissuto infantile a periodi addirittura preverbali superando con rapidità maggiore l’ostacolo delle difese del paziente, proprio perché ci si limita alle tecniche ortodosse della verbalizzazione. I blocchi della corazzatura muscolare-caratteriale impediscono il libero fluire dell’energia nell’organismo causando zone che ne sono povere o zone ingorgate. Il collegamento con l’agopuntura e con le altre branche della medicina bioenergetica è veramente molto stretto. A parte le conseguenze patologiche di una contrattura cronica muscolare, uno dei blocchi principali è quello diaframmatico, in quanto impedisce una respirazione profonda e naturale: quando questa si riesce a instaurare, specie nell’espirazione, si realizza una profonda ossigenazione di tutti i tessuti, uno stato di calore e di vitalità biologica.  Risulta chiaro allora come è possibile che nel cancro il neoplasma sia solo lo stadio finale di una malattia di contrazione energetica e di depauperamento energetico, e che è possibile diagnosticare la presenza di questa malattia in uno stadio precedente al neoplasma mediante particolari esami ematologici che Reich mise a punto. Nei campi della biologia e della biofisica Reich compì una serie di studi ed esperienze scientifiche che meriterebbero di essere approfonditi verificati ed ampliati.

A Napoli al Centro Studi W. Reich da oltre 4 anni ci dedichiamo a questi stu- di, e in primo luogo alle tecniche terapeutiche che applichiamo sia in psicoterapia individuale che di gruppo. In quest’ultima ci avvaliamo anche dell’apporto di altre esperienze quali, ad es., quelle di Schulz, lo psicodramma, il sogno guidato. Nel ’72 è stata anche fondata la Società italiana di Orgonomia e vegetoterapia carattero analitica per curare la formazione e la preparazione dei terapeuti. Il fine della terapia è dunque liberare il più possibile il nucleo biologico primario dell’amore e dell’espansione che è in ognuno e che è soffocato dalla distruttività, dalla rabbia e dall’angoscia, reazioni biologiche secondarie dovute alla repressione delle esigenze primarie vitali, reazioni che devono a loro volta essere compresse e tenute a freno, con un enorme dispendio di energia, dall’Io sociale. Mi pare evidente che gli obiettivi che ci proponiamo sono generalmente comuni, non solo nell’ambito dell’altra medicina ma anche con quella parte di scienza ufficiale medica e non medica degna di questo nome. Purchè sia presente quell’indispensabile approccio e atteggiamento mentale di apertura, di comprensione, di espansione, di umiltà e non solo nelle idee e nelle intenzioni ma soprattutto nella realizzazione della propria pratica di vita. Questo atteggiamento si manifesta anche nel capire che accanto al discorso terapeutico è necessario affiancare una lotta che è veramente utile per l’uomo: quella preventiva; non soltanto cioè mettere a punto sempre più nuove e abilissime tecniche per curare individui malati, sofferenti, umanamente distrutti, come generalmente fa la medicina ufficiale tradizionale, ma soprattutto combattere e impiegare tutte le proprie energie per impedire che gli individui si ammalino, soffrano, vengano distrutti nella loro vita biologica, scopo cui W.Reich ha dedicato tutto il suo lavoro, affinché possiamo finalmente avere, con le parole di Bertrand Russel “un’umanità umanizzata”.