L’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro è da molto tempo attenta al problema dello stress e dei suoi risvolti sulla condizione del lavoro sia al livello individuale che sociale. Nell’ambito del programma dell’Agenzia, già nel 1999, è stato avviato un progetto di informazione volto a raccogliere, valutare ed esaminare i dati delle ricerche condotte sullo stress legato al lavoro, sulle cause che lo determinano, nonché sugli studi di intervento, progetto realizzato dall’ISPESL in collaborazione con altri istituti e cattedre universitarie.
Dalla ricerca si evidenziava che il 57% dei lavoratori riteneva che il lavoro svolto influisse sulla propria salute. I problemi di salute maggiormente frequenti sono i disturbi muscolo-scheletrici (30%) e lo stress (28%). Il numero di giorni di assenza dal lavoro è stato di circa 600 milioni di giorni di lavoro persi ogni anno in ambito UE. L’indagine, condotta in ciascuno Stato membro, ha identificato, dunque, nello stress – e nelle questioni psicosociali ad esso connesse – le priorità attuali e future della ricerca e delle misure da prendere. Uno stato di malattia correlato allo stress rappresenta il principale motivo di preoccupazione per l’impatto che esercita sulla vita dei singoli individui e sulla produttività delle organizzazioni e dei paesi. Si calcola che i costi derivanti dallo stress dovuto al lavoro ammontino a circa venti miliardi di euro all’anno.
Ancor più gravoso è il bilancio in termini di sofferenze umane per milioni di lavoratori europei. La .dichiarazione ministeriale del Governo di Londra (Towards good Practice in health, Environment and Safety management in Industrial and the Enterprises) raccomanda la realizzazione di un’integrazione della gestione della salute nel sistema di gestione generale delle imprese, al fine di promuovere una efficace ed efficiente buona prassi nella salute stessa, e in particolare nei nuovi temi dello stress.
Negli Stati Uniti il National Institute for Occupational Safety and Health ha pubblicato importanti raccomandazioni sul tema “Lo stress sul lavoro”… “Oggi più che mai lo stress sul lavoro rappresenta una minaccia per la salute dei lavoratori e, di conseguenza. per la salute delle organizzazioni” La Health and Safetv Commision del Regno Unito ha pubblicato un documento di studio sulla “Gestione dello stress sul lavoro”… “Negli ultimi anni il problema dello stress è diventato motivo di viva preoccupazione fra lavoratori, i datori di lavoro e l’opinione pubblica in generale.” Una iniziativa promossa dalla Commissione Europea, dall’OMS, dall’Ufficio Internazionale del Lavoro e dai Ministeri giapponesi del Lavoro e della Sanità, ha riunito 28 scienziati da Europa, Giappone e America settentrionale a Tokyo, che hanno affrontato il tema dello stress e della salute sul luogo di lavoro. Nella “Dichiarazione di Tokyo”, già nel 1998 vennero avanzate varie proposte per lo stress sul luogo di lavoro, promuovendo la salute e il benessere del personale, la produttività e il benessere delle organizzazioni e del sistema economico, la valorizzazione del capitale sociale nell’ambito lavorativo ed extralavorativo. Le delegazioni della CES (Confederazione Europea dei Sindacati) e dell’UNICE (Confindustria Europea) hanno realizzato un “Progetto di accordo-quadro sullo stress da lavoro” (27 Maggio 2004) allo scopo di: – migliorare la consapevolezza e la comprensione dello stress da lavoro da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti; – attirare l’attenzione sui sintomi che possono indicare l’insorgenza di problemi di stress da lavoro.
In Italia, in base alla direttiva quadro 89/391 i datori di lavoro sono obbligati per legge a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori. In questo obbligo rientrano anche i problemi di stress da lavoro nella misura in cui questo fenomeno sta raggiungendo dimensioni preoccupanti: si calcola, infatti costituiscono un rischio per la salute e la sicurezza. Secondo l’American Institute of Stress lo stress negativo è all’origine del 75-90% delle visite mediche e del 60-80% degli incidenti sul lavoro. Relativamente al lavoro va sottolineato che lo stress si insinua in tutti gli ambiti professionali, non conosce limiti di età e di ceto sociale, colpisce giovani e meno giovani, liberi professionisti e operai, insegnanti e imprenditori, impiegati pubblici e commercianti. E in Europa questi, che lo stress sul lavoro accomuni 40 milioni di persone.
Puoi approfondire l’argomento attraverso questo libro, a cura di Luciano Rispoli
Vieni a conoscere la nostra scuola?