L’ambiente come organismo vivente
Mai come in questa nostra epoca, in questo particolare momento storico, l’attenzione per l’ambiente deve essere completa e molto elevata, visto le condizioni di surriscaldamento, alterazione del clima, siccità e tempeste, scioglimento dei ghiacciai. Ma cosa è l’ambiente? È in realtà il nostro pianeta, la terra, un pianeta meraviglioso pieno di vita, con una diversità di scenari, tutti di una bellezza che quasi possiamo considerare inimmaginabile. Qualcosa di molto raro e di molto prezioso.
Ma la terra è in realtà un vero e proprio organismo vivente; da tempo gli scienziati sono convinti di questa ipotesi (presente nel nome che le viene dato di Gaia), un organismo che ha precisi funzionamenti, che vive, reagisce, e che ha bisogno di essere compreso in tutti i suoi aspetti. Anche la psicologia Funzionale (Rispoli 1993-2016) considera l’ambiente terra come un vero e proprio organismo vivente, così come considera organismi viventi l’individuo, i gruppi, ma anche le aziende e le città, sulle quale abbiamo fatto varie ricerche guardandole appunto con l’ottica di comprenderle come organismi viventi. E un organismo vivente, come il Sé di un individuo, è costituito da Funzioni complesse è profondamente integrate tra di loro, che possono essere studiate nelle loro interazioni ma anche nel modo di essere di ciascuna di esse.
Quindi, la psicologia Funzionale può dare un contributo importante alla comprensione di questo organismo fondamentale per la nostra vita. Questo organismo si sta ammalando e; come ogni organismo umano, è importante comprendere perché, comprenderlo in tutti i suoi funzionamenti, comprendere come curarlo veramente ed efficacemente (anche se sarebbe stato importante comprenderlo per fare un’opera efficace di prevenzione).
Le Funzioni dell’organismo ambiente
Guardiamo, dunque, a questo organismo vivente su tutti i suoi vari livelli con l’ottica della psicologia Funzionale, guardiamo a tutte le Funzioni (le componenti del Sé) di questo Sé complessivo e complesso, guardiamole sui quattro piani in cui le abbiamo raggruppate, con gli stessi appellativi che abbiamo dato al Sé della persona umana. D’altronde, sappiamo che molte concezioni, specie quelle spirituali, considerano la vita dell’individuo come parte di una vita ben più ampia, universale, ma che ha le stesse componenti e modalità: un micro che si ripete e si amplia nel macro. In questo modo ritroveremo i funzionamenti dell’organismo ambiente così come li possiamo ritrovare nell’organismo persona, ovviamente con le dovute trasposizioni dal micro al macro.
Il piano cognitivo simbolico
Progettualità: è’ la capacità di ripetere un ciclo, di far rinascere, dopo che gli elementi sono morti, di rigenerare gli stessi elementi vitali, di rimpiazzare e rinnovare.
Fantasie: sono le mutazioni, le trasformazioni. Per non essere troppo alterate devono mantenersi vicino alla realtà precedente, funzionare bene come prima, anche se con altre diversità.
Memoria: conservare le vite passate, le specie, le tracce evidenti della sua vita anteriore. Non brusche scomparse.
Struttura del tempo: il passato lontano (qualche specie, qualche albero, etc) può essere visibile in residui fossili o altro, pur sempre molto lontano. Si dice comunque come era la terra e ci racconta la sua storia Ma soprattutto il futuro con cambiamenti negativi molto intensi (catastrofi, scomparse di specie) deve apparire ed essere particolarmente lontano.
Valori: equilibri dei valori collegati alla vita. Non troppa “nocività” (Piante pericolose, veleni, tempeste, specie nocive).
Consapevolezza: trasparenza dei suoi processi. Capacità di farli comprendere. Capacità di comprendere le variazioni indotte dai suoi abitanti in modo molto dettagliato e preciso.
Movimenti-posture
Movimenti: cambiamenti di tempo climatico lenti. Cambiamenti di struttura, morfologia e funzionamenti, lenti. Piccoli cambiamenti veloci (sole, pioggia, vento, etc). Movimenti morbidi (oppure agitati) degli abitanti.
Movimenti verso l’esterno: apertura alla presenza dei suoi abitanti. Reazioni non troppo lente, anche violente, ai cambiamenti negativi imposti dall’uomo.
Posture: luoghi sorridenti, accoglienti. Oppure freddi, ostili, chiusi.
Morfologico: paesaggi e loro armoniosità e bellezza. Colori e odori variati con sfumature molteplici. Limpidezza dei paesaggi. La forma dell’ambiente. L’armonia della distribuzione di verde, montagne, acqua. Distribuzione di costruito dall’uomo e natura. Distribuzione specie animali. Biodiversità. Distribuzione spazi per potersi muovere o per far spaziare lo sguardo (vicino-lontano).
Forza: consistenza o fragilità, terreni, rocce, alberi che tengono, fiumi e alvei.
Fisiologico
Sonorità: possibilità di sentire molti suoni, anche più leggeri. Suoni non solo duri ma anche “musicali”. Anche dove i suoni sono forti, se ci si sposta di poco, i suoni dovrebbero ridivenire più morbidi e con pause.
Luminosità: pienezza di luce, di possibilità di cogliere le forme, colori e toni varianti. Luci e buio (passaggio pieno). Luci deboli della notte.
Respiro dell’aria: ricambio di aria. Quantità ossigeno-azoto-CO2. Aria pulita, senza cortine di polveri. Venti con variabilità ma non troppo forti o non troppo stagnanti. Odori morbidi. Effluvi variabili, delicati. A volte forti ma non per un vasto raggio.
Temperatura: polarità caldo-freddo. Mantenimento delle polarità nel tempo, delle temperature medie.
Tensione: aria elettrica. Temporali. Atmosfera agitata o meno. Scatenarsi degli elementi. Agitazione degli abitanti. Non può essere troppo frequente o esagerata.
Metabolismo: smaltimento di elementi scaricati nell’ambiente. Tempo di smaltimento di molecole di petrolio nel mare, di saponi, di rifiuti sul terreno. Tempo in cui questo materiale ritorna in un equilibrio preesistente dell’ambiente. Tempo in cui l’aria ritorna come prima, il petrolio è smaltito, la carta si degrada, una carcassa in mare viene ricoperta di vegetazione e diviene rifugio per la vita marina.
Emozioni
Tranquillità (vita calma degli animali, trascorrere lento delle ore, paesaggi morbidi e riconoscibili)
Furia e collera dei suoi elementi (brevi)
Pace nei silenzi, nelle montagne, nei laghi calmi; Paesaggio di neve
Tristezza nel seccare delle piante, nel morire delle specie, nell’essere inquinata nell’aria nelle acque e nei terreni;
Gioiosità esplosiva (Mare schiumeggiante; Eruzioni; Colori tropicali; Voli di rondini)
Tenerezza (Pomeriggi con luce morbida; Colori molto tenui; Fioriture primaverili; Cuccioli). Intimità con se stessa (Sere con rossi; Buio incipiente; Notte stellata)
L’utilizzo dell’ottica Funzionale.
Considerare la terra come un organismo vivente e già di per sé un grosso passo per comprendere come rispettare questo organismo, come continuare a farlo vivere senza ferirlo e danneggiarlo. A vedere nelle sue componenti in modo chiaro e dettagliato, nel parallelismo con le Funzioni del Sé dell’essere umano, può aiutare ancora di più a comprendere, a immedesimarsi in questo organismo vivente che per molti versi funzionante come noi, permette di guardare dettagli e nello stesso tempo all’insieme complessivo, così come vuole la teoria della complessità di umore. E guardare dettagli complessivo permette di di progettare e attuare azioni che siano veramente in grado di curare questa nostra terra.
L’impatto sull’individuo e sulle sue Funzioni
C’è un’altra utilizzazione, molto positiva e interessante, della comprensione e della visione dell’ambiente come organismo vivente. E riguarda la interazione tra due organismi viventi: quello dell’ambiente e quello della persona umana. Possiamo applicare, in questo modo, una modalità collegata alle più avanzate concezioni di intervento “clinico”, che ci permettono di curare appieno un organismo malato, proprio in considerazione degli effetti che queste alterazioni hanno poi su noi abitanti umani del pianeta.
Vediamo dunque che impatto hanno le varie Funzioni dell’organismo ambiente alterate sulle Funzioni del Sé degli esseri umani. (in corsivo qui sotto).
Cognitivo – simbolico
Progettualità alterata: Si perdono cicli; Frutta sempre presente; Altri prodotti scompaiono. Specie scompaiono.
- Nostalgia e tristezza. Si perde qualcosa di importante.
- Alterazioni del gusto. Appiattimento.
Fantasie: Mutazioni del cibo troppo veloci. Creare un lago grande con una diga in zone delicate climaticamente. Temperature del mare troppo alte in alcune zone. Inquinamento che crea mucillaggini. Disboscamento che toglie ossigeno o solidità al terreno in tempi brevissimi. Batteri e Virus improvvisi.
- Capacità di controllo e gestione molto diminuita (come negli adolescenti per un corpo che cresce rapidamente). (Cognitivo, Rilevare la quantità di episodi non controllati in un territorio).
- Senso di inadeguatezza.
- Alterazioni del gusto.
Memoria: Si perdono tracce di vita passata, nascoste eccessivamente da zone urbane.
- Si perde la visione d’insieme, le linee evoluzionistiche, il perché oggi sia così l’ambiente. Percezione sempre più “puntuale”, limitata all’oggi.
- Si perde la consapevolezza della relatività, delle trasformazioni, del valore della vita.
Struttura del tempo Collassata. Senso di un pianeta che è in pericolo. Precarietà.
- Paura, Scoraggiamento.
- Aumento della voglia di “arraffare” il più possibile oggi.
- Svalutazione delle cose importanti della vita.
Valori: Sensazione di una “nocività” eccessiva.
- Diffidenza verso la natura.
- Non differenza tra cose naturali o artificiali, di ciò che fa bene o male. Diminuzione delle sensazioni profonde
Consapevolezza: Minore capacità di comprendere i cicli naturali, i cambiamenti, i fenomeni.
- Aumento del pensiero magico.
- Aumento della paura e dell’allarme.
Movimenti-posture
Movimenti Cambiamenti climatici, di forma, rapidi. Agitazione nei movimenti dei suoi abitanti.
- Nostalgia, Smarrimento, Paura.
- Ansia, Allarme, Stress.
Movimenti verso l’esterno: Apparente immobilità dell’ambiente agli inquinamenti, agli squilibri (prevalenza di alcune specie, etc).
- Poche sensazioni profonde.
- Falsa sicurezza.
Modificazioni e reazioni improvvise e rapide. Malattie portate da topi, zanzare, virus. Cibi che fanno male.
- Smarrimento. Mancanza di comprensione.
Posture: Zone desertificate. Aumento della polarità e della violenza climatica in zone prima accoglienti.
- Indurimento. Inasprimento del resistere a tutti i costi.
Morfologico: Paesaggi meno armoniosi e belli, imbruttiti da case, discariche, agricoltura, fabbriche, montagne sventrate, linee elettriche aeree. Inquinamento percettivo.
- Senso di cupezza, perdita delle armoniosità serene.
- Perdita del valore del bello. Adattamento al degrado.
Mancanza di spazi per il movimento libero, tranquillo (inquinamento motorio). Mancanza di spazi per lo sguardo (inquinamento percettivo).
- Immobilità. Movimenti agitati. Tensione.
- Attenzione al particolare e non all’insieme.
- Nervosismo, Rabbia compressa, Oppressione.
Forza: Difficoltà a contenere l’integrità del terreno, delle montagne. Alluvioni. Frane. Coltivazioni danneggiate. Abitati danneggiati. Strade di comunicazione danneggiate.
- Senso di scoraggiamento. Ricominciare da capo. Perdere e ricominciare.
- Allarme. Precarietà. Imprevedibilità dei disastri. Non stabilità.
- Danneggiamento specie. Danneggiamento fisico. Malattie.
- Ammalarsi. Problema alimentare. Pelle. Circuito della non salute.
- Tristezza per cose perdute.
Fisiologico
Sonorità: sonorità esagerata. Suoni di uno stesso tipo. Perdita di suoni leggeri e musicali (Uccelli, Ruscello, Foglie).
- Nervosismo e rabbia compressa.
- Stress.
Luminosità: luce più artificiale. Luce cupa. Luce anche la notte. Luce non limpida.
- Tristezza, Cupezza, Grigiore.
- Stress.
Respiro dell’aria: aria inquinata, Non equilibrio CO2-azoto-ossigeno.
- Malattie respiratorie. Aria maleodorante. Mancanza di effluvi leggeri e variati. Odori troppo forti di città e di fabbrica e di auto.
- Senso di oppressione, Stress.
- Perdita del gusto sottile
Temperatura: aumento della temperatura. Aumento delle desertificazioni. Aumento delle polarità climatiche. Scioglimento ghiacciai. Scomparsa di molte specie.
- Allarme, Senso di angoscia, Paura.
- Stress.
Tensione: elementi più scatenati. “Fenomeno Niño”. Drammaticità di vento, temporali, siccità.
- Allarme, Angoscia, Paura.
- Stress. Agitazione degli abitanti, del traffico. Velocità. Bombardamento immagini.
- Velocità, Agitazione, Perdita della calma e della capacità di allentare, stare.
- Stress.
Metabolismo: l’ambiente non riesce più a metabolizzare rifiuti solidi, scarichi inquinati, molecole di petrolio in mare, plastiche, saponi, CO2 nell’aria.
- Degrado del senso del bello, del pulito, del sano.
- Degrado della capacità relativa alla propria cura, della capacità di sentirsi e mantenersi sani.
- Tristezza. Diminuzione della capacità di gioia e di spensieratezza.
Emozioni
Rischio che alcune emozioni non siano ben sostenute, dalle “emozioni” dell’Ambiente.
- Squilibrio delle emozioni. Perdita di alcune emozioni. Squilibrio verso: Rabbia, Tristezza, Allarme e non calma.
Che ci siano già molti di questi effetti, molte di queste conseguenze negative sulle persone, è clinicamente accertato. Si potrebbe in ogni caso fare delle rilevazioni ancora più oggettive attraverso strumenti specifici che permettono di leggere quanto queste alterazioni dell’ambiente della natura abbiano già avuto un’influenza negativa sulle persone.
Conclusioni
C’è una grande urgenza nel cercare di salvare questo nostro pianeta e la nostra vita su questo pianeta. Dobbiamo utilizzare tutte le conoscenze, tutte le modalità che ci permettono di comprendere appieno il funzionamento di questo incredibilmente complesso e allo stesso tempo delicato sistema. Ma più che l’ottica dei sistemi, abbiamo qui voluto dare un contributo attraverso un’ottica ancora più avanzata: l’ottica degli organismi viventi, che hanno modalità e leggi di funzionamento che vanno comprese anche al di là della concezione dei sistemi. Gli organismi viventi sono un’organizzazione di Funzioni che interagiscono in maniera profonda gli uni con gli altri, superando la logica delle parti. Gli organismi viventi hanno modalità di funzionare omeostatiche, ma anche modificazioni continue del loro stato; e queste modificazioni non sono altro che il passaggio da un Funzionamento di un certo tipo (con determinate Funzioni che hanno una loro posizione precisa tra le due polarità che le caratterizzano) ad un altro Funzionamento che in quel momento è in atto.
In un prossimo scritto cercherò di guardare all’organismo ambiente, terra attraverso appunto i suoi vari Funzionamenti fondamentali, che ho studiato e teorizzato relativamente agli esseri umani a partire dalla primissima infanzia come Esperienze di Base del Sé. Speriamo che questo contributo, insieme ad altri contributi, possano veramente aiutare: in primis, a rendere chiaro cos’è veramente questa nostra terra a tutti i governanti e le istituzioni del mondo ma anche a tutte le persone che ci vivono; in secondo luogo a progettare interventi che siano altrettanto complessi e complessivi ma non impossibili da realizzare, proprio grazie a contributi e modalità di visione altrettanto complessi e complessivi.
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