Luciano rispoli psicologo: Introduzione alla orgonomia.

in  “Quaderni Reichiani n. 3”, Napoli, 1974.

In questo numero vogliamo iniziare un nuovo discorso che abbia come contenuto tutta quella parte di ricerche di Reich più strettamente energetiche e biofisiche che hanno suscitato reazioni, interpretazioni e pareri i più discordanti.


luciano rispoli psicologo orgonomia

Quasi sempre si è assistito ad un attacco aprioristico da parte della scienza ufficiale nei confronti di quelle nuove concezioni sul funzionamento biologico degli esseri viventi e su quest’energia vitale di cui sarebbe permeato l’intero universo.

Bisogna però ricordare che in questo nuovo campo scientifico si sono fatte e si continuano a compiere verifiche da parte di studiosi e ricercatori in vari laboratori, specie in Israele dal dott. W. Hoppe e negli Stati Uniti da un centro di ricerche sull’Orgonomia creato dallo stesso Reich e portato avanti dai suoi allievi e collaboratori anche dopo la sua morte. Questo centro pubblica anche una rivista: The Journal of Orgonomy. In Italia delle ricerche sono state fatte dal dott. Bizzi e da qualche altro studioso a livello individuale, ma è ancora poco perché abbia una sua autonomia e un valore di conclusione definitiva.

Ma al di là di ciò che ci può dire lo stato attuale delle ricerche in Italia, e anche se non volessimo dar credito agli studi compiuti in altre parti del mondo, l’atteggiamento che noi condanniamo è quello di rifiutarsi ad una seria verifica scientifica: atteggiamento di quanti, per negare questa parte delle ricerche di Reich, attribuiscono all’autore uno stato di esaltazione e di follia.

In tal modo si impedisce che si avvii qualsiasi iniziativa di approfondimento dell’Orgonomia senza neppure scomodarsi a controbattere le ricerche con le ricerche e gli esperimenti con gli esperimenti, cosa che forse potrebbe portare a confermare le teorie reichiane anzichè a invalidarle!

Di ciò la  scienza ufficiale, basata su precisi privilegi economici e di potere, ha paura perché potrebbe venirne consolidata una concezione del malato e della malattia non indirizzata a curare solo i sintomi, a sfruttare economicamente l’aggrappamento alla vita dei malati o a ricercare le sole cause organiche e meccaniche del male. Con una concezione basata sull’energia vitale tali valori sarebbero sostituiti dalla comprensione globale del malato. esaminato in chiave funzionalistica ed energetica, dallo studio delle cause sociali della malattia, dalla sua prevenzione e così  via.

Ma la medicina dei cattedratici, dei grandi chirurghi, delle industrie farmaceutiche non può rinunciare a quella vecchia concezione per poter sfruttare questa gallina dalle uova d’oro che è il malato (ammalatosi, tra l’altro, proprio per la dimensione alienante in cui vive), non può rinunciare a quella frangia di potere e di privilegi che il capitalismo le ha concesso come prezzo di un’indissolubile alleanza, non può essere perciò che una medicina classista al servizio degli interessi della borghesia e contro quelli della grande massa degli sfruttati.

Questa è purtroppo una realtà di cui possiamo prendere coscienza non appena ci soffermiamo su episodi quali, ad esempio,  l incriminazione dei baroni di Torino che si arricchivano alle spalle dell’Università, i direttori e proprietari di cliniche che ingrassano sulle scarse e inadeguate cure praticate con attrezzature insufficienti ai ricoverati, la lotta feroce dei cancerologi contro chiunque svolga ricerche al di fuori della scienza ufficiale per curare il cancro, quali l’arricchimento di certi dirigenti che per appropriarsi di parte delle rette devolute dalle amministrazioni competenti per i bambini subnormali, malati o abbandonati ricoverati nei loro Istituti, li privavano del cibo sufficiente e di quell’assistenza minima indispensabile per curarli.

Il discorso e l’elenco potrebbero continuare ancora a lungo; noi però vogliamo per ora solamente contribuire a una presa di coscienza già in atto, e puntualizzare come certe scelte della “Scienza” e certi rifiuti abbiano un chiaro significato politico.

Orgonomia significa scienza dell’orgone. Il termine orgone è un neologismo e nelle intenzioni del suo scopritore, il Dr. W. Reich, vuole essere LU riferimento al concetto guida cui è dovuto lo Sviluppo di tutto il corpo degli studi: quello di orgasmo e implicitamente quindi di organismo. Esso è l’equivalente di altri termini quali energia biologica, energia vitale. Il lavoro sperimentale e di riflessione teorica, compiuto da Reich, non appare come un fenomeno isolato nei mondo medico di questo secolo. ma affonda le sue radici negli studi scientifici sull’organismo vivente di W. Goethe, nelle indagini sul magnetismo animale di A. Mesmer, e su una specifica energia biologica di L. Gaivani, tanto per citare solo i più importanti studiosi dei secolo XVII e XVIII. Basti pensare, inoltre, che l’agopuntura cinese è forse il più notevole e antico esempio di una prassi terapeutica fondata su presupposti energetici. L’orgonornia studia le condizioni che permettono di oggettivare la presenza di un’energia biologica specifica, il suo ruolo nei fenomeni naturali, le proprietà e le leggi del suo funzionamento.