in “Quaderni Reichiani. Foglio di informazione di Psicoterapia Corporea” n. 2, 1988.
Nel 1968 nasce a Napoli il Centro Studi Wilhelm Reich, con una gamma di interessi che vanno dall’intervento psicoterapeutico alle attività di studio e di ricerca, alle dimensioni della prevenzione e della lotta sociale. Da qui prenderanno le mosse tutte le successive iniziative reichiane in Italia. In particolare, nell’ultimo decennio viene studiata e messa a punto la vegetoterapia carattero-analitica, con originali applicazioni a realtà quali il gruppo di terapia, la formazione degli operatori, la sperimentazione e gli interventi sull’ infanzia, da quelli di prevenzione a quelli volti al recupero delle capacità espressive ed affettive. In questo ambito si collocano l’attività di ricerca e la pratica terapeutica di Luciano Rispoli e Barbara Andriello.
Valerio, un giovane di ventisette anni, presenta tra i suoi principali tratti caratteriali una difficoltà a prendere aiuti, piaceri e cose buone dagli altri, che si trasforma sottilmente in un rifiuto a coinvolgersi con gli stessi tempi e modalità di chi gli sta intorno. La situazione è peggiorata da una tendenza a porsi sempre ai margini delle relazioni sociali, alla periferia dei gruppi, in omaggio, a un’immagine dimessa del modo di offrirsi e di rapportarsi agli altri. La sua schiena è particolarmente curva in avanti nella parte alta, al livello delle scapole, fissa e irrigidita in una posizione che sembra suggerire un senso di umiliazione per aver dovuto subire ingiustizie ed essersi dovuto piegare alle imposizioni altrui, senza più possibilità di ergersi e mostrarsi sicuro e a testa alta. Valerio è cresciuto smisuratamente in altezza, tanto da riuscire a guardare tutti un pò dall’alto, come in un ripetere abbastanza compiutamente: “Non vedo che cosa posso prendere da voi”, espressione accentuata dagli occhi fissi e da una forte miopia. Da piccolo, non a caso, la sua paura più antica e più intensa era quella di diventare cieco. Le gambe con le ginocchia quasi collassate e la lentezza generale di tutti i movimenti del corpo sono invece da riconnettere a un “Non posso seguirli: i tuoi tempi non sono mai i miei”. L’impossibilità di variare il ritmo motorio e il tono muscolare è in realtà una risposta d~fensiva al sentirsi trascinato dalle imposizioni e impedito a reagirvi direttamente e in maniera adeguata.
Il libro affronta significati e modalità con cui si esprime il complesso linguaggio del corpo umano, visto come parte integrante della comunicazione e della relazione intersoggettiva. attingendo anche al patrimonio di aree disciplinari contigue, gli autori pongono le basi scientifiche ed epistemologiche per ogni ogni approccio psicoterapeutico che intenda fare proprio un modello basato sull’interazione tra i molteplici piani dell’organismo, non escluse le funzioni più propriamente somatiche. Se da una parte, il crescente interesse per il corpo ha valorizzato le prime intuizioni reichiane sull’identità funzionale tra psiche e soma, dall’altra più spesso ha finito per ricadere nell’antica scissione tra i due: o considerando il mentale come la sola origine di ogni patologia, anche psicosomatica, oppure enfatizzando pratiche quali ginnastica, massaggi, tecniche intese a muovere meccanicamente il corpo. La psicoterapia corporeo-caratteriale si fonda invece sull’ipotesi, sperimentalmente validata, di un’unità originaria tra processi, funzioni e strutture dell’individuo, che non appartengono tanto a uno psichico o a un somatico, quanto piuttosto a un sistema generale complessivo, definito il modello del Sé Corporeo. Questo modello e le sue implicazioni, sia sul piano della teoria sia su quello della tecnica terapeutica, si pongono nell’area della psicologia clinica come una teoria generale sulla struttura della personalità. Utilizzando i dati di una ricerca ormai ventennale (svolta attraverso esperienze terapeutiche con adulti e bambini, in particolare presso l’Asilo Sperimentale del Centro Studi Wilhelm Reich di Napoli), il libro di Rispoli e Andriello prende in esame l’andamento evolutivo del bambino, sui vari piani di funzionamento del Sé; l’insorgere delle prime scissioni e delle prime manifestazioni patologiche; il progressivo modificarsi delle strutture morfologiche; l’eventuale alterarsi dei processi fisiologici di base. Il testo è specificamente indirizzato a psicoterapeuti e psicologi interessati ad approfondire le modalità con cui emozioni, pensieri e fantasie interagiscono con strutture muscolari, posturali e fisiologiche. Tali interazioni tra i livelli del Sé sono alla base delle più importanti esperienze dell’essere umano: l’apprendimento, lo sviluppo percettivo-motorio, la creatività, le emozioni, l’ammalarsi, il guarire, i movimenti micro e macrobiologici. Per questi aspetti, il libro interesserà anche chi voglia acquisire uno strumento che prende in considerazione fattori fondamentali in ogni tipo di relazione: ad esempio, nei rapporti madre-bambino, operatore-utente, medico-paziente, insegnante-studente, formatore-allievo. L’opera, presentata da Pier Francesco Galli e introdotta da Rispoli, è articolata in due parti: Teoria Generale e Teoria della Tecnica. Si riportano, qua di seguito e per chiarezza espositiva, i titoli degli argomenti trattati nel libro, nello sviluppo seguito dagli Autori:
TEORIA GENERALE
– Il corpo come sistema
– Il corpo: piani di funzionamento.
– Il corpo come rappresentazione
– Classificazioni dei processi comunicativi – La rappresentazione nel modello della vegetoterapia carattero-analitica. Corpo ed emozioni – Psicosomatico e somatopsichico
– Modello multidimensionale del Sé
– Condizioni e movimenti dell’emozione.
Una concezione ampliata della struttura caratteriale – Tratti
– Caratteriali e sintomi – Il sintomo come riappropriazione del Sé – Tratti caratteriali e struttura somatica – Critica delle tipologie caratteriali – Nuovi significati della struttura caratteriale.
Integrazione primaria delle pulsioni e sviluppo emotivo – Unitarietà e differenziazione delle pulsioni e relazione oggettuale -Scissioni tra i vari piani di funzionamento – Scissioni all’interno di un singolo piano. Il modello della stratificazione emozionale – Emozioni attuali e dimensione storicistica – La stratificazione emozionale dal punto di vista evolutivo – Relazione affettive e distretti corporei – Modello epistemico.
TEORIA DELLA TECNICA
Procedimenti e tecniche diagnostiche – La diagnosi in psicoterapia – La diagnosi iniziale in vegetoterapia carattero-analitica.
Identità caratteriale e regressione psicosomatica – Regressione iniziale – Identità caratteriale – Regressione psicosomatica.
Un modello di psicoterapia integrata – Il contatto nella relazione terapeutica – Il limite tra acting e acting out – La psicoterapia tra costruzione e ricostruzione – Gli obiettivi della psicoterapia di integrazione.
Campo e relazione di transfert -Centralità del transfert negativo
– Il campo transferenziale e le sue implicazioni somatiche – Il transfert ampliato – Il controtransfert ampliato.
Il processo terapeutico – L’andamento della terapia – Processi particolari nei singoli distretti – Punti chiave e livelli contigui nella stratificazione delle emozioni.
Alcune tecniche corporee di vegetoterapia – Respirazione – Tocco e contatto – Mobilizzazione posturale ed emozionale.