Luciano Rispoli Psicologia: I disturbi Gastroenterici
Oggi l’intestino è considerato come il secondo cervello (se non il primo), E posizioni più avanzate ritengono che in realtà il cervello è diffuso in tutto il corpo. Conosciamo la sua importante funzione svolta soprattutto per la presenza al suo interno del microbiota composto da miliardi di batteri che influenzano in modo diretto la salute della persona, i suoi funzionamenti profondi, il suo sistema immunitario
Ecco perché bisogna porre una grande attenzione alla salute di quest’organo; non solo, ma alla salute di tutto l’apparato digestivo, che è un insieme complesso e integrato, connesso profondamente con tutti gli altri sistemi dell’organismo umano.
D’altra parte, non è certo un caso che i disturbi dell’apparato gastroenterico sono aumentati in modo impressionante, proprio perché si tratta di organi che subiscono le offese sia di una alimentazione sbagliata e dannosa, sia dello stress così diffuso nella vita attuale, sia di un insieme di emozioni alterate e dannose che attaccano proprio questi organi importanti ma allo stesso tempo molto esposti e delicati.
Per fortuna, allo stesso tempi proprio queste più recenti conoscenza ci permettono di curare e di prevenire questi disturbi.
- Alimentazione
Le varie proposte su come alimentarsi in modo sano stanno convergendo verso delle indicazioni oramai univoche e condivise. Non possiamo più seguire diete inventate che sono alla moda per un certo tempo e poi scompaiono. I punti fermi sono noti e non possono essere travisati.
Gli zuccheri sono i grandi nemici della salute perché provocano un repentino innalzamento della glicemia nel nostro corpo, che reagisce con una sovrapproduzione altrettanto veloce di insulina. Quando l’insulina si abbassa si sviluppa un bisogno di altri zuccheri in una spirale dannosa.
Se reiterato nel tempo in maniera continuativa, questo fenomeno porta al rischio di sviluppare insulino-resistenza, ovvero una minor efficacia dell’insulina; e le conseguenze sono sovrappeso, obesità, stato infiammatorio generale dell’organismo, e soprattutto rischio di diabete.
Quando parliamo di zuccheri parliamo non solo di dolci ma anche e soprattutto di carboidrati, Il corpo può facilmente produrre lo zucchero da sé attraverso la metabolizzazione di carboidrati complessi, e non necessariamente dall’assunzione diretta. I carboidrati possono essere semplici o complessi. .
La differenza tra carboidrati semplici (ad alto indice glicemico) e complessi sta soprattutto nella velocità di assorbimento: i primi vengono assorbiti molto velocemente, mentre i carboidrati complessi devono essere prima “smontati” nelle loro componenti unitarie e ci mettono di conseguenza più tempo per essere utilizzabili dai tessuti. Infatti le fibre di cui sono più ricchi modulano l’assorbimento dello zucchero.
Per anni sono stati demonizzati i grassi, con una lotta a tutto campo che è durata fin troppo, sotto la quale sono stati fatti passare gli zuccheri come benefici per il cervello e i muscoli, permettendo così la grande diffusione di bevande zuccherate e “merendine” di ogni genere.
Oggi sappiamo che l’assunzione di grassi va tutelata e non ridotta eccessivamente, distinguendo tra grassi sani e grassi meno sani.
La quantità di zucchero e di cereali raffinati che abbiamo mangiato negli ultimi tempi è stata molto elevata concorrendo all’aumento di sovrappeso e obesità, che aumentano, insieme al colesterolo, il rischio di malattie come la sindrome metabolica, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore.
Ma gli zuccheri sono molto dannosi anche per la flora batterica intestinale perché distruggono i batteri “buoni” lasciando proliferare i cattivi.
- Lo stress negativo (cronico)
Tutte le ricerche più recenti indicano nello stress negativo un ulteriore nemico della nostra salute, e soprattutto della salute del nostro intestino. Lo stress produce colesterolo che danneggia la flora batterica intestinale; non solo, produce anche una disfunzione della motilità intestinale (riducendola) con conseguenza di coliti, colon irritabile, spasmi, esagerata lentezza di transito.
Quando parliamo di stress negativo intendiamo il perdurare della condizione di attivazione di tutto l’organismo anche quando non c’è più l’ostacolo da affrontare e superare, senza la fase di allentamento e di ritorno alla condizione base di benessere e di rigenerazione. E il problema è che lo stress si cronicizza innestandosi su funzionamenti fisiologici di cui non ci rendiamo conto (respiro alterato, tensione muscolare, simpaticotonia, posture e movimenti cronicizzati).
- Emotività alterata
Anche il sovraccarico di emozioni negative, soprattutto la rabbia (oltre al dispiacere) hanno una influenza immediata su tutto il sistema digerente, e in particolare sul colon. La rabbia è normalmente sana e giusta quando serve a richiamare l’attenzione, a protestare e farsi ascoltare. Ma dovrebbe essere presente solo in questi casi. Però se le situazioni esterne sono molto negative, e se soprattutto il funzionamento delle persone si è già alterato dall’infanzia in avanti, la rabbia tende a essere troppa e troppo presente, con i danni che abbiamo visto.
Anche i dolori possono avere influenza sui disturbi gastroenterici, perché fanno aumentare acidità e alterazioni della mucosa.
Malattie gastriche e coliti sono tra le più classiche manifestazioni dei disturbi cosiddetti “psicosomatici”. Quando si tollerano e si “ingoiano” troppi dispiaceri e frustrazioni, lo stomaco ne risente fortemente. Ma quando ci sono scariche di rabbia, è l’intestino che ne subisce le conseguenze, con movimenti spastici e dolorosi, tipici delle coliti.
- I Sistemi Integrati
Quello a cui studia da tempo il Neo-Funzionalismo è la profonda interconnessione dei Sistemi che costituiscono l’insieme dell’organismo. Alla luce di queste ultime conoscenze oggi sappiamo che non basta solo migliorare l’alimentazione, non basta evitare eventi stressanti (ma come si potrebbe poi?), non basta controllare le emozioni (cosa che in realtà non può durare a lungo).
Ma proprio conoscendo le interconnessioni tra i vari Sistemi possiamo agire in modo più complessivo e globale sui Funzionamenti profondi e sui disturbi come quelli gastro-enterici-
Possiamo agire per ripristinare Funzionamenti come la Calma, il Benessere, l’Allentamento del Controllo; ma anche altri importanti Funzionamenti implicati in questi disturbi, come Esprimere le proprie posizione, Ricercare la giustizia, Condividere i propri dispiaceri, Sapersi appoggiare agli altri.
L’importante è, comunque, agire sui vari Sistemi Integrati, sui vari piani psico-corporei: pensieri, emozioni, ma anche sistemi fisiologici come il neurovegetativo, il sistema endocrino, il sistema sensoriale e quello motorio. Le tecniche della psicologia Funzionale prevedono proprio un intervento il più possibile sinergico su tutti questi livelli. Ad esempio, tra i sistemi fisiologici c’è l’intervento sulla respirazione, e in particolare sul diaframma, I dolori allo stomaco, infatti, sono provocati anche da una condizione di tensione al “diaframma”. Il diaframma è il più importante muscolo volontario/involontario del nostro organismo, perché con la respirazione (di cui è il principale elemento) è uno dei regolatori di tutti i sistemi e gli apparati vitali interni: il sistema neurovegetativo (calma-attivazione), il sistema gastroenterico, il sistema cardiovascolare.
Un diaframma teso stimola la condizione dell’attivazione, dando condizioni di stress sia allo stomaco che all’intestino. In più il diaframma teso (muscolo che attraversa il corpo dalle costole alla schiena) preme direttamente sullo stomaco (posto sotto di esso), mettendolo in sofferenza.
Troppo spesso chi soffre di disturbi gastrici o coliti finisce in un circuito senza fine di visite mediche, rimedi inefficaci, preoccupazioni e sofferenze.
Oggi sappiamo che agendo direttamente sia sul sistema neurovegetativo (attraverso una corretta respirazione diaframmatica) che sul diaframma si possono ottenere risultati veramente sorprendenti. Ripristinare inoltre (con la terapia del respiro e del massaggio Funzionale profondo) una buona ossigenazione, un buono scambio osmotico dei tessuti, una rivitalizzazione delle zone dove risiedono colon e intestino, aiuta ulteriormente a guarire questi organi sofferenti.
La psicologia Funzionale si occupa di contribuire (insieme a quelle mediche) alle cure di questi disturbi oramai da molto tempo, con un intervento integrato sui vari Sistemi fondamentali dell’organismo umano.
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