Centro Studi W. Reich, 1990.
Il modello funzionale, attuato nel Centro Studio W. Reich, si espande nell’ambito dello studio del funzionamento quotidiano dell’individuo e dei gruppi, in una visione che tende a non separare cura e prevenzione, salute e malattia, ma che coglie concetti di regolazione, di utilizzazione delle risorse, di potenziamento dello stato di benessere.
Il Centro Studi W.Reich nasce a Napoli come Associazione strutturata e dotata di regolare Statuto depositato, nel 1968. E’ dal Centro Reich che man mano si sviluppano conoscenze e iniziative che successivamente si diramano in altre città, poiché nel Centro che vengono chiamati per la prima volta in Italia i più importanti esponenti e continuatori del pensiero di Reich in Norveia, in Inghilterra, in America (Eva Reich, Raknes, David Boadella, Aleander, Lowcn, ecc.); vengono inoltre fatti venire studiosi ricercatori che possano dare un contributo alla ricerca che sin da quegli anni ha inizio nei Centro Reich sulla struttura e il funzionamento del gruppo, sull’approccio socio—analitico e sull’intervento istituzionale, sui processi di formazione, sui processi di formazione di operatori sociali e sanitari.
La ricerca dal ’73 si occupa anche dei processi dell’età evolutiva, attraverso una sperimentazione diretta sull’infanzia nell’Asilo Sperimentale clinico dello stesso centro, e dei problemi della preparazione al parto, della nascita e della neonatalità.
L’attività di formazione in psicoterapia ha una lunga storia di sperimentazioni e di adattamenti che nel 1975 portano a costituire una Società Scientifica Nazionale che interconnette i vari Centri che in Italia vanno man mano nascendo.
La Società Scientifica ufficializza nel 1932 il percorso formativo con la strutturazione di una Scuola Europea di Formazione collegata ai movimenti e alle strutture europee e internazionali della Vegetoterapia carattero—analitca (definizione che storicamente Reich aveva dato al suo modello teorico operativo). E’ dal 1983 in avanti, dopo un lungo periodo di elaborazione teorica e di ricerca clinica ed evolutiva, che il Centro Reich è la SIV (Società italiana di Vegetoterapia Carattero—analitica) si aprono più specificamente al confronto scientifico, metodologico ed epistemologico attraverso un’intensa attività di seminari, convegni e congressi a cui parteci pano esponenti significativi di tutte le correnti e gli indirizzi clinici di grande tradizione teorica.
La ricerca nel frattempo procede in un’ accelerazione notevole intersecandosi con i contributi più recenti di aree teoriche adiacenti e di discipline scientifiche contigue, delineando concezioni originali sul Sè e sui complessi meccanismi di interconnossione e di funzionamento dei vari processi funzionali e dei vari piani psico—corporei.
La revisione del pensiero iniziale di Reich e dei suoi continuatori, più che seguire le orme della tipologia Loweniana, esplora il contributo di autori come Winnicott, Balint, Racker, Ferenczi per le loro suggestioni su una tecnica “attiva” o di contenimento; Fairbairn, Kohut, Stern per i loro studi sulla struttura complessiva del Sè; Hartmann, Fromm per l’accento dato alle relazioni oggettuali (per fare alcuni esempi interni al campo psicoanalitico).
Vengono però utilizzati anche studi sul gruppo, attraverso Foulks, istituzionale con Lapassade, sulla prossemica, sull’etolologia; sull’antropologia, nonchè i più recenti contributi che giungono dalla biologia, dalla neurofisiologia, dalla psicologia di base e sperimentale. Grande attenzione viene rivolta allo sviluppo del pensiero nell’infanzia attraversando, in particolare le teorie di Brunner, di Vyotskij e di Piagct, procedendo anche in questo campo, verso formulazioni originali che si riconnettono alla teoria funzionale del Sè. Tale teoria va nel frattempo acquistando maggiore consistenza e diffusione in una serie di articoli e saggi clic finiscono per sfociare in alcuni libri, in particolare un testo—manuale pubblicato da Bollati-Boringhieri, che risistematizza un intero settore per corti versi frammentario, lacunoso o a volte improntato a un’accentuazione delle sole tecniche.
E’ solo dopo questi eventi che la Società Scientifica abbandona il nome storico per assumere quello, più collegato alla nuova struttura teorica,di Società Italiana di Psicoterapia Funzionale e Corporea(S.I.F.) proprio per sottolineare il ruolo centrale che giocano i vari piani del Sè,i complessi processi funzionali dell’organismo a vari livelli,nel loro figurarsi,strutturarsi,sconnettersi,alterarsi. In tal senso la ricerca supera i limiti dell‘analisi dell’ individuo ,per studiare in quest’ottica multifunzionale la famiglia, i gruppi, le istituzioni.
Il modello funzionale non si restringe ad un ‘ottica curative ma si espande nell’ambito dello studio del funzionamento quotidiano dell’individuo e dei gruppi, in una vìsione che tende a non separare cura e prevenzione, salute e malattia,ma che piuttosto tende a cogliere concetti di regolazione, di utilizzazione delle risorse, di potenziamento dello stato di benessere. L’acquisizione di una visione multifocale, attenta ad elementi e dati molto ampi, risponde all’esigenza epistemologica di ridisegnare una casualità non lineare e di affrontare una complessità senza però rinunciare all’operatività. Il che è possibile se ci si sposta di volta in volta da un piano focale all’altro,se si definisce a che livello da quel momento ci si sta ponendo, tenendo però presente l’intero sistema. Il modello funzionale basato sui quattro grandi raggruppamenti dei processi psicocorporei del Sè, attraverso il filo rosso delle inconqruenze delle sconnessioni, delle stereotipie, della limitazione della mobilità e modularità, permette di organizzare in un campo strutturale ben definito la elevata quantità di variabili in gioco.
Dal 1987 l’area della Psicoterapia corporea va consolidandosi anche in Europa e a livello Internazionale attraverso una serie di Congressi che tendono a definire sempre più accuratamente principi, teorie, modelli e tecniche.
La S.I.F. è presente nei comitati scientifici, nei nuclei promotori,nei direttivi della Body—Pscho therapy sia Europea che Internazionale,e nello stesso tempo guida e raccorda scientificamente l’attività dei suoi vari Istituti,i quali conservano il primo nome storico di Centro Studi Reich (poichè questo nome ha fatto da matrice iniziale alle varie realtà del settore) e sono oramai da tempo operanti oltre che nella sede Nazionale di Napoli, a Padova, a Firenze, a Catania, a Brescia, a Palermo. Inoltre la S. I. F. è oggi alla guida dell’intera area psicorporea rifondata recentemente anche in Italia ( costituitasi con l’apporto dei circa trenta Istituti e Centri più qualificati che operano nel settore) essendo stata la promotrice di Simposi Internazionali e Convegni Nazionali di Psicoterapia Corporea dal 1987 al 1990, ed avendo la Presidenza del Comitato Scientifico e della Segreteria Scientifica nella Persona del Presidente della S.I.F. stessa.