Luciano Rispoli, 1991.
Oggi l’approccio della Psicologia Funzionale permette di occuparsi dell’intera configurazione del sé, delle alterazioni che possono intervenire a vari livelli, e dei fenomeni di limitazione della mobilità delle gamme percettive, motorie, espressive, ideative, emotive ecc., a disposizione delle persone così come dei gruppi e delle istituzioni.
L’APPROCCIO FUNZIONALE CORPOREO IN PSICOTERAPIA DIAGNOSI E INTERVENTO NEI SERVIZI TERRITORIALI
Obbiettivi del seminario
Il seminario intende offrire una presentazione, una conoscenza di primo livello di un modello teorico-clinico del Sé che informa l’intera Area della Psicoterapia Corporea. Introdurre la corporeità nei processi relazionali a più livelli (interpersonale, gruppale, istituzionale) porta inevitabilmente a tenere presenti differenti e molteplici aree di interscambio, con un conseguente allargamento generale dell’ottica visuale. Ciò stimola le capacità di assumere la complessità dei fenomeni psicocorporei senza rinunciare all’operatività, a costruire schemi guida per l’approccio a una multidimensionalità in cui entrano numerosissime variabili. La concezione funzionale permette di affrontare questa complessità evidenziando soprattutto, all’interno di un modello complessivo e strutturato del Sé, le situazioni di incongruenza, di sconnessione, di non equilibrio tra le principali aree del sé e tra i relativi processi funzionali. Oltre al tradizionale concetto di comunicazione non verbale e di linguaggio del corpo, oggi l’approccio funzionale permette di occuparsi dell’intera configurazione del sé, delle alterazioni che possono intervenire a vari livelli, e dei fenomeni di limitazione della mobilità delle gamme percettive, motorie, espressive, ideative, emotive ecc., a disposizione delle persone così come dei gruppi e delle istituzioni.
Il modello funzionale, dunque, rivela una notevole duttilità senza perdere in efficacia proprio nelle condizioni specifiche dei servizi pubblici e territoriali. Infatti la capacità di lettura a più livelli, questa visione complessiva di molteplici processi funzionali, permettono di cogliere la fondamentale costanza della configurazione del sé , al di là delle particolari situazioni al contorno, delle strutture ambientali, delle caratteristiche differenti dei differenti servizi, della mancanza all’interno di questi di settings protetti o rigidamente strutturati. Una ulteriore caratteristica della psicoterapia funzionale (utile nella clinica ambulatoriale pubblica)la si rileva nella potenzialità di interventi relativamente brevi, microdirezionati, estremamemte precisi, sia che si operi a livello del singolo o del gruppo, sia che ci si muova nella cura o nella prevenzione. Un capitolo completamente a parte meriterebbero gli ambiti di intervento, i settori di applicazione, le ricerche in atto, i risultati conseguiti nelle differenti patologie.
Il presente seminario, pur nella brevità della sua durata, intende toccare tutti questi punti (centrali e nodali nella pratica dei servizi) che le teorie funzionali del sé oggi sono in grado di offrire all’interno della psicoterapia e della psicologia clinica, intese in senso allargato. Un momento di esposizione teorica generale sarà integrato da un’unità laboratoriale e dimostrativa e da un momento più approfondito di lavoro personale e gruppale.
Le tematiche
- Lo sviluppo dei processi funzionali del sé in periodo perinatale.
- La configurazione complessiva del sé.
- Eziopatogenesi: alterazioni e disturbi del sé.
- La diagnosi funzionale e le strategie di intervento.
- La costanza caratteriale e della configurazione del sé.
- La duttilità e l’applicabilità del modello nei servizi territoriali.
- Il complesso dei piani psicocorporei tra il micro e il macro.
- Il problema dello stress e gli interventi per la salute e il benessere.
Strutturazione
Il seminario teorico-esperienziale è strutturato in 3 unità.
I UNITA’ Venerdì mattina Esposizione teorica sulle tematiche sopra citate con ausilio di proiezione di lucidi.
Aperta a tutti gli operatori delle USL, e comunque senza limitazione di numero di partecipanti.
II UNITA’ Venerdì pomeriggio Fase dimostrativa con la presentazione di qualche semplice tecnica osservativa o di intervento su differenti livelli del sè, a scopo fondamentalmente diagnostico.
Nella II Unità avranno ampio spazio discussioni e dibattito. Aperta agli operatori in numero non superiore a 40—50, questa fase necessita di urto spazio con sedie mobili e con qualche materassino per un minimo di lavoro dimostrativo.
La I e la II unità saranno condotte dal Dott. Rispoli, eventualmente coadiuvato da un altro Docente della Scuola Europea di Formazione della S.I.F.
III UNITA’ Sabato mattina e pomeriggio Workshop laboratoriale – esperienziale di primo livello in psicoterapia funzionale, con valore insieme di esperienza, attraversamento, conoscenza e apprendimento.
- I diversi piani del sé.
- La regressione profonda.
- Prime riconnessioni.
- Il contatto.
- Alcune tecniche diagnostiche e terapeutiche.
- L’intervento microdirezionato.
Il workshop è rivolto agli operatori per un numero massimo di 20 – 22, ed è condotto dal Dott. Rispoli e da un altro terapeuta della S.l.F.
E’ necessario un ambiente abbastanza raccolto con un numero congruo di materassini e coperte, con un fondo di tappeti o moquette sul pavimento e con una possibilità di un minimo di graduazione della luce.
GIORNATE
Il Seminario può essere condotto un Venerdì e Sabato, o Sabato e Domenica, orientativamente tra la fine del mese di Aprile e l’inizio del mese di Maggio, in data comunque da concordare. Le prime due unità possono comunque essere disgiunte dalla terza.